
Si è detto che la fonologia è la parte più superficiale del linguaggio: il che la fa sembrare prescindibile. Ma la prima, e più evidente, diversità delle lingue sta proprio nei suoni che le costituiscono, i quali , anche quando sono simili, non sono mai sovrapponibili. Sfogliando quella specie di enciclopedia sonora che è l’Ucla Phonetic Segment Inventory Database(1) , il repertorio fonetico fino ad oggi più attendibile e completo, si può toccare con mano l’effetto Babele ossia la legge di difformità che sembra governare il linguaggio
L’uomo è l’unica specie vivente dotata di uno strumento di comunicazione così altamente differenziato e trascurare questo dato naturale prima che culturale sarebbe contrario ad ogni scienza.
(1) I creatori, Peter Ladefoged e Ian Maddieson (1996), ne hanno dato una sistemazione tipologica in The sounds of the World’s Languages. Oxford: Blackwell
Parole chiave: fonologia, vocali, consonanti, diversità, babele
Numero di pagine: 8