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Il Cristianesimo, La Proprieta’, Il Gran Reset

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Il Cristianesimo, La Proprieta’, Il Gran Reset

ABSTRACT

Quale conseguenza della pandemia in corso, certe centrali globali hanno annunciato, con magna enfasi, che il superamento della crisi sanitaria richiederà una riorganizzazione integrale del mondo e delle stesse abitudine di vita dei popoli. Nuove ed inquietanti tecnologie, che sembrano mirare ad una transumanizzazione bionica, nonché un nuovo tipo di capitalismo digital-finanziario sono all’orizzonte e vengono additati, dalla propaganda, quali antesignani del Nuovo Mondo o della Nuova Era. Tra l’altro una delle caratteristiche del mondo prossimo venturo dovrebbe essere la scomparsa della proprietà: quella dei comuni mortali perché al contrario l’élite provvederà ad accentrare per sé il controllo dell’economia e l’accumulo della ricchezza. Ai popoli non resterà che vivere di reddito di cittadinanza e di noleggio e locazione di ogni bene. Parlano di “condivisione” mentre si tratta di un programma di esproprio universale che, come dice Agamben, fonde insieme il peggio del capitalismo con il peggio del comunismo. L’articolo esamina questa dinamica non solo in termini storici ed economici ma soprattutto alla luce di una visione spirituale cristiana mettendo in rilievo la strategia “cristomimetica” di questa Grande Impostura e, per questo, si sofferma sulla visione tradizionale della proprietà nella Rivelazione e nel magistero della Chiesa. Tuttavia, come viene evidenziato, nella stessa Chiesa si è quasi persa la consapevolezza evangelica e profetica di come opera il “lupo travestito da agnello”. Anche il regnante Pontefice sembra ondivago ed incerto, non del tutto avveduto sulla tattica del travestimento usata dall’antico Omicida, benché sulla questione della proprietà, in margine all’esegesi di un noto passo degli Atti degli Apostoli, egli ha certamente ragione. Tuttavia Papa Bergoglio, nel clima di disarmo spirituale della Chiesa odierna, non ha sottolineato con la dovuta forza la sostanziale differenza sussistente tra l’etica cristiana e l’inganno della Grande Riorganizzazione Mondiale in atto.

PAROLE CHIAVE

Cristianesimo, Gran Reset, proprietà, capitalismo finanziario, comunismo, transumanizzazione , globalizzazione, Nuovo Mondo, comproprietà, communio, destinazione universale dei beni, Chiesa, Papa.

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Luigi Copertino (Busto Arsizio, Varese, 1963) vive a Chieti. Dottore in giurisprudenza, con tesi in Filosofia del Diritto, funzionario regionale, giornalista pubblicista. Specializzato in “Studi dei valori giuridici e monetari” presso la cattedra di Teoria Generale del Diritto nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Teramo. Si occupa del pensiero teologico-filosofico-giuridico-politico-economico in stretta connessione con la concretezza della storia. Ha collaborato con la cattedra di Storia e Istituzioni dei Paesi afroasiatici della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Teramo e con l’Istituto Enrico Mattei in Alti Studi sul Vicino Oriente, di Roma, nell’ambito del Master “Enrico Mattei” in Medio Oriente. Similare attività didattica ha svolto per l’Università d’Estate della Repubblica di San Marino, su tematiche relative all’identità storico-religiosa dell’Europa. Collabora a molteplici riviste culturali ed è autore di diversi volumi su tematiche di spiritualità, storia, filosofia politica e moneta.