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Che cosa sono le nanopatologie?

Che cosa sono le nanopatologie?

Prof. Stefano Montanari & Prof. Antonietta Gatti

ABSTRACT  –  A differenza di quelle prodotte naturalmente da vulcani, erosione delle rocce, incendi boschivi, ecc., le micro- e nanoparticelle prodotte dalle attività umane ad alta temperatura come quelle svolte nei motori a scoppio, negl’inceneritori di rifiuti, nelle fonderie e nelle centrali energetiche a carbone o ad oli pesanti,  sono dotate di un’aggressività notevolmente maggiore.

Le loro dimensioni molto piccole le rendono capaci di penetrare, principalmente per respirazione ed ingestione, fino al nucleo delle cellule dove alterano il DNA, e la loro composizione chimica del tutto casuale è spesso sconosciuta alla Natura. Penetrando nell’organismo ed essendo percepite quali corpi estranei, queste inducono forme infiammatorie che possono esitare in tumori, malattie cardiovascolari, malattie neuroendocrine e, passando facilmente da madre a feto, possono indurre aborti.

La tecnica di microscopia elettronica degli autori di questo articolo è capace di rilevare la presenza di particelle in qualunque matrice, compresi i tessuti biologici, rendendo possibile rintracciare la fonte inquinante responsabile della patologia,  permettendo in tal modo  forme efficaci di prevenzione.

PAROLE CHIAVE  –  Nanopatologia, nanoparticelle, cancro, infarto, ictus, tromboembolia, aborto, microscopia elettronica.

Numero di pagine: 7

Prof. Antonietta Gatti
specialista in neuroscienze, è Visiting Professor alla Norwirk University Applied Research (Washington), Professore Associato presso l’Istituto della Scienza e Tecnologia dei Materiali (CNR) e Professore a contratto presso l’Università di Urbino. Già membro del Comitato di Prevenzione e Controllo delle malattie dei soldati è anche consulente di organizzazioni scientifiche governative e non. E’ titolare di oltre 200 pubblicazioni scientifiche ed è insignita del Premio internazionale “International Fellow” dalla USBE.

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Docente di nanotecnologie e nanopatologie presso la scuola IFOA, ha insegnato in vari corsi di aggiornamento medico. E’ Direttore scientifico del laboratorio Nanodiagnostics di Modena ed ha collaborato in qualità di Docente con l’Università Carlo Bo’ di Urbino. Titolare di numerosi brevetti in tema di nanopatologie e di nanotecnologie è anche autore di numerose pubblicazioni scientifiche, tra cui alcuni lavori sull’inquinamento ambientale. Ha partecipato a diverse trasmissioni televisive su canali nazionali, in Italia ed all’estero.

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