HomeEconomiaMercati FinanziariPOST-COVID: Vincitori e Vinti

POST-COVID: Vincitori e Vinti

La situazione dell’economia mondiale, successiva alle ondate pandemiche sino ad ora manifestate, non è certamente incoraggiante.

Numerosi sono i settori che hanno subito gravi conseguenze. In particolare:

  • Si è determinata un’ ondata di fallimenti nei settori del turismo, ristorazione, trasporti e viaggi, in modo più marcato nella sezione delle piccole aziende, con effetti negativi sui livelli di disoccupazione. Per altri versi, si registra un incremento delle operazioni di fusione, acquisizioni ed alleanze strategiche che hanno interessato il segmento delle grandi e medie aziende.
  • Si è altresì manifestata una sensibile modificazione delle classi di rating societari, in particolare nel settore dei crediti, con problemi di solvenza e di liquidità per l’immobiliare ed il segmento dei mutui, con attese di possibili manifestazioni di intensi shock.
  • E’generalizzata la rincorsa ad una sensibile riduzione dei costi, conseguente a processi di robotizzazione delle produzioni, contrazione degli oneri di funzionamento, riduzione di mano d’opera per incremento dell’input di capitale.
  • Nel contempo si e’ diffuso un processo di contrazione delle entrate della Pubblica Amministrazione che trova contropartita nell’incremento della pressione fiscale con nuove imposte, maggiore tassazione delle transazioni finanziarie e di quelle sul web.

Ciò non ostante, si registra un incremento del processo inflazionistico ed un deterioramento della qualità della vita, per via di una impennata dei prezzi dei prodotti alimentari, dei trasporti e della mobilità in genere così come dei metalli e delle fonti di energia, con riduzione del potere di acquisto del consumatore medio.

Per ciò che concerne l’andamento dei mercati finanziari nel 1^semestre 2021, la situazione si mostra simile a quella del trascorso anno  2020, interessato dalla prima ondata pandemica.

L’osservazione del contesto attuale mostra mercati finanziari in rialzo, con un trend in accelerazione per via degli  interventi  delle principali Banche Centrali e Governi, impegnati ad iniettare abbondante liquidità e ad acquistare assets per realizzare variegati  programmi di investimento. In particolare l‘attenzione si concentra  sugli indici di mercato, sui bonds, sulle commodity e sui metalli,   nell’illusione di una possibile ripresa  post-covid.

Come risultato, si è avuta una contrazione dell’economia globale nel 2020 di oltre 4pc, la peggiore dalla seconda guerra mondiale, che si è  prolungata nel 1^ semestre del 2021. Gli indici di borsa e dei mercati finanziari in genere, per contro, hanno registrato incementi di oltre 50pc, dal “doppio minimo” realizzato nei mesi di marzo/aprile 2020.

Una vera “follia” euforica che ancora una volta conferma che la Finanza vive una dimensione propria totalmente avulsa dall’economia  reale; il fenomeno non è nuovo semmai in forte accentuazione.

Lo scrivente giudica la situazione del tutto insostenibile con le Banche Centrali già in fase di tempering, con rientro dagli acquisti di assets, continue iniezioni di liquidità, e con gli effetti pandemici ancora marcatamente presenti nelle primarie nazioni, come Giappone, India, Argentina, Brasile, e vari Paesi emergenti.

Sembra che i mercati abbiano  già largamente anticipato l‘ipotizzata ripresa post-covid che però è ancora lontana dal manifestarsi.

Ed invero il livello dei consumi si mostra ancora debole ed al di sotto delle peggiori aspettative mentre emerge un processo d’incemento dei prezzi che non certo sarà benefico per un sostegno della ripresa dei consumi.

Gli Stati al momento sembrano più preoccupati di incettare dosi di vaccino che di sostenere con misure efficaci la debole economia.

L’incremento dei prezzi sembra alimentato quindi dall’azione della speculazione, sempre avida di profitti, con incementi negli acquisti di derivati e nell’uso della leva finanziaria.

Il livello dell’indebitamento si mostra crescente, oggi a livelli record, con deterioramento della qualità del credito sia nel settore pubblico che privato.

La sostenibilità del debito sarà dunque messa a dura prova al momento di un rialzo dei tassi d’interesse.

Ci si attende una modificazione molto probabile delle politiche monetarie sino ad oggi incentrate sull’espansione della liquidità a basso costo, con fine del tempering ovvero del denaro “facile” ed a costo zero; un processo  già in atto in Cina, Australia, Canada, Sud Africa ed a cui seguiranno altri Paesi con attenzione particolare agli Stati Uniti d’America.

In relazione al rialzo del prezzo delle commodity ed alla presenza  di un dollaro statunitense debole, i Paesi emergenti godono di agi economici connessi alle loro esportazioni ed ai ridotti  costi di finanziamento, oltre che ad un nuovo afflusso di capitali da investitori esteri. Un vantaggio che sostiene in modo particolare la Cina, l’India e diversi Paesi asiatici come  Taiwan e Sud Corea, ai quali si aggiunge la Colombia.

Si assiste ad una modificazione nelle modalità di regolamento delle transazioni, con riduzione  dell’uso di contanti. In arrivo le valute digitali emesse dalle principali Banche Centrali ad affiancare gli abituali mezzi di pagamento, con maggiori controlli da parte delle autorità e costi di transazione inferiori.

Lo scenario che si presenta all’attenzione del risparmiatore privato non  è incoraggiante.

Ed in effetti, i mercati finanziari si mostrano caratterizzati da una marcata irrazionalità e dal prevalere di atteggiamenti del tutto sconnessi dai fondamentali economici sottostanti.

La situazione, a ben vedere, fa temere possibili e repentini crolli delle quotazioni con forti perdite sui principali assets.

Dunque il mantra è prudenza, con acquisto dei principali valori rifugio come oro ed argento nonchè di altri metalli, da valutare caso per caso; si consiglia di conservare un alto livello di liquidità.

Dr. Bruno Chastonay
Valente professionista del settore finanziario, ha svolto attività in alcune principali banche elvetiche nei settori della tesoreria, dei metalli e dei derivati. E’ esperto nella gestione professionale del risparmio su base personalizzata ed è fiduciario finanziario, ai sensi della legislazione elvetica. Ha collaborato con le Università di Bari e Pescara. Attualmente svolge l’attività di analista finanziario globale. Vive e lavora a Lugano.
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